Carla
Oliveri, classe 1999, V A.
Giorgia
Mandaglio, classe 2003, I A.
-Perchè ti sei iscritto/a al
Liceo Classico? Quali erano le tue aspettative?
S.Z.:
"Mi sono iscritto, nel 1985, al liceo classico
perchè pensavo fosse una scuola che potesse abituare allo studio e in effetti
tale si è rivelata."
C.O.:
"Nel
2013 mi iscrissi al liceo classico. Ho scelto questa scuola perchè mi sentivo
portata per le materie umanistiche; insomma, non essendo amante delle materie
scientifiche o delle lingue, il Classico mi sembrava il liceo più adeguato.
Devo dire che non ha deluso le mie aspettative! Volevo una scuola solida,
unita, stimolante, ideale per prepararmi alla vita universitaria e devo dire
che di aver scelto bene."
G.M.:
"Ho scelto il liceo classico perchè è una
scuola che pone le basi per il percorso di studi che vorrei
intraprendere."
-Se potessi tornare
indietro, rifaresti la stessa scelta?
S.Z.:
"Credo di sì, ma non ne sono certo: pur fornendo una
solida preparazione umanistica, le discipline scientifiche risultavano
sottovalutate, e pertanto gli sbocchi universitari erano pressocchè
obbligati."
C.O.:-"Assolutamente
sì. Come ho detto prima, ho scelto bene! Non solo perchè pensavo di accantonare
le materie scientifiche, ma al contrario, ho cominciato piano piano ad andarci
d'accordo."
G.M.:-Sì, perchè è sempre stata la scuola che ho voluto frequentare, e, anche a
scelta compiuta, non ho mai avuto ripensamenti.
-Cosa pensi di fare una
volta terminato il Liceo?/Cosa pensavi avresti fatto una volta terminato il
liceo? Cosa hai fatto?
S.Z.:
"Mi sarebbe piaciuto occuparmi di ingegneria
elettronica, ma ho studiato Giurisprudenza e attualmente svolgo le funzioni di
Comandante della Polizia Locale di Lamezia Terme."
C.O:
"Da
piccola sognavo di diventare un avvocato, ma ora ho tutt'altra idea: voglio
fare il medico. Non credete a chi dice "ma hai fatto il Classico, come
farai ad affrontare i test?". Questa scuola fornisce vari aiuti, tra cui
il corso statale in collaborazione con lo scientifico o il corso biomedico
frequentato dai ragazzi del Gerace.
Non abbandonerete le materie scientifiche, tranquilli!"
G.M.:
"Una volta terminato il liceo, probabilmente mi
iscriverò all'università, anche se sono ancora indecisa sulla facoltà da
scegliere."
-Qual è/era la tua materia
preferita?
S.Z.:
"Ero particolarmente interessato dall'italiano e
dalla geografia astronomica. Anche la fisica stimolava la mia curiosità, non
disdegnavo le lingue classiche."
C.O.:
"Inizialmente
la mia materia preferita era il greco, ma dal triennio la situazione è
cambiata: è un conflitto tra greco e scienze."
G.M.:
"Le mia materia preferita è italiano, anche se
mi incuriosiscono particolarmente anche le lingue classiche, latino e
greco."
-Greco o Latino?
S.Z.:
"Decisamente Greco, sia per la particolarità dei
caratteri, sia per l'attualità della lingua: è noto come tantissime radici e
desinenze presenti nella nostra lingua siano mutuate dal greco antico."
C.O.:
"Greco
tutta la vita. È una cultura non molto distante da quella latina ma allo stesso
tempo molto diversa. La mitologia greca è qualcosa di spettacolare: storie di
vendetta, coraggio, amore, passione, fratellanza, dolore. Passando dalle
tragedie alle commedie, con le quali vi farete anche qualche risata, scoprirete
un mondo di storia veramente interessante."
G.M.:
"Trovo più appassionante il greco."
-Chi era Vincenzo Gerace?
S.Z.:
"Non lo so, forse un letterato calabrese?"
C.O.:
"Vincenzo
Gerace nacque a Cittanova nella seconda metà dell'800 e fu un letterato
italiano abbastanza conosciuto, si pensi che vinse il premio Accademia
Mondadori per la letteratura italiana. Proprio per questo la nostra scuola
porta il suo nome."
G.M.:
"Un letterato? Un poeta?"
-Cosa cambieresti/avresti cambiato
della tua scuola, potendo?
S.Z.:
"Avrei cambiato le modalità di verifica, in
particolar modo le interrogazioni che venivano svolte secondo rigidi canoni
didattici e che talvolta non rendevano conto della reale preparazione degli
alunni."
C.O.:
"Se
potessi cambiare qualcosa sarebbe il numero delle aule LIM. Secondo me ogni
classe dovrebbe avere una propria lavagna multimediale in modo tale da rendere
interessanti le lezioni e non annoiare gli studenti."
G.M.:
"Nulla, è perfetta così com'è."
-Qual è il mezzo con cui ti
mantieni/ ti mantenevi più spesso in contatto con i tuoi compagni di classe?
S.Z.:
"Comunicavamo principalmente per mezzo del
telefono fisso."
C.O.:
"Appena
iniziato il liceo abbiamo fatto, io e i miei compagni di classe, un gruppo su
Whatsapp che utilizziamo anche adesso (infatti ora il nome è #5A). Per
comunicare con tutta la scuola, invece, usiamo il gruppo su Facebook
"Liceo Classico V. Gerace."
G.M.:
"Attraverso il cellulare e in particolare con
il gruppo Whatsapp della classe."
-Descrivi il rapporto che
hai/avevi con i tuoi insegnanti.
S.Z.:
"Il rapporto con i miei insegnanti era quasi
esclusivamente fondato sul timore reverenziale nei loro confronti, salvo
rarissime eccezioni verso i docenti di materie all'epoca ritenute
"residuali", con i quali vi era un rapporto di maggiore
confidenza."
C.O.:
"Essendo
una scuola con pochi iscritti, il rapporto che si instaura con i propri prof.,
ma anche con quelli delle altre classi, e con i compagni e gli altri ragazzi, è
molto intimo: sembra quasi di stare in famiglia! Con i professori del triennio,
in particolare, ormai non si nota quel distacco che magari i ragazzini appena
iscritti riscontrano, ma siamo molto seguiti e molto amati."
G.M.:
"Fino a questo momento, non ho avuto problemi
con nessuno, i professori infatti si sono dimostrati molto comprensivi nei
confronti degli alunni, fin dalle prime settimane."
-Come raggiungi/raggiungevi
la scuola, al mattino?
S.Z.:
"Viaggiavo da Taurianova a volte in autobus, a volte
in automobile."
C.O.:
"Viaggio
da Polistena da cinque anni con il pullman. Ho precisato gli anni perchè due
anni prima che arrivassimo noi del '99, c'era la littorina."
G.M.: "Solitamente viaggio da
Taurianova in autobus, ma occasionalmente in automobile."
-Se potessi aggiungere una
materia al tuo orario scolastico, quale sarebbe?
S.Z.:
"All'epoca avrei probabilmente aggiunto un'ora di
"storia dello sport", in quanto era uno dei miei principali
interessi."
C.O.: "Questa è
una bella domanda. Aggiungerei il francese come lingua, oltre all' inglese, e
lascerei la geografia per tutti i cinque anni, non facendola solo al
biennio."
G.M.:
"La materia che aggiungerei sarebbe certamente
storia della musica."
-Qual
è, secondo te, il più grande pregio del liceo classico?
S.Z.:
"A mio parere, dal punto di vista generale, è lo
stesso motivo per il quale, anni fa, ho deciso di frequentarlo: l'abitudine
allo studio e all'approfondimento che permette di acquisire agli alunni. In
particolare, negli anni del Ginnasio, ho apprezzato l'insegnante unico del
gruppo letterario, con il quale la classe trascorreva i due terzi dell'orario
settimanale."
C.O.:
"Come
detto prima il più grande pregio è l'ambiente intimo ma anche tutte le
iniziative proposte. Si può partecipare a vari concorsi letterari, allo
spettacolo teatrale di fine anno o alla lunga Notte del Liceo Classico,
quest'anno giunta alla 3a edizione."
G.M.:
"Direi la preparazione degli insegnanti e il
clima della scuola in generale, accogliente e intimo."
-E il suo più grande
difetto?
S.Z.:
"Durante il periodo in cui l'ho
frequentato,probabilmente quello di riservare poco spazio alle materie non
d'indirizzo in termini quantitativi."
C.O.:
"Il
difetto non possono essere i locali perché la scuola è stata tutta
ristrutturata, ma forse lo è l'interno. Ad esempio trovo la nostra aula magna
abbastanza spoglia come anche i vari laboratori, tranne quelli di lingue e di
informatica."
G.M.:
"Fino a questo momento non ho riscontrato alcun
difetto."
-Descrivi la tua esperienza
al V. Gerace in una parola.
S.Z.:
"Intensa."
C.O.:
"Unica."
G.M.:
" Magnifica."
-Per finire, cosa diresti ai
ragazzi che intendono scegliere il tuo stesso percorso di studi?
S.Z.:
"Consiglierei loro di affrontare con grande serietà
il percorso di studi in quanto il quinquennio rappresenta una straordinaria
opportunità per una completa e ricca formazione di base."
C.O.:
"Direi
loro che hanno fatto una scelta giusta e soprattutto di non scoraggiarsi all'
inizio ma di continuare fino alla fine il loro percorso perchè porterà tante
soddisfazioni! Ad maiora semper!"
G.M.:
"Direi loro di seguire il proprio istinto,
consapevoli di scegliere una scuola che forma non solo le menti ma anche
l'animo degli studenti."
Francesca
Zucco, I A
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