martedì 2 febbraio 2016

8 Novembre 2015: Bologna vista da un ex studente del V. Gerace



L’8 Novembre scorso si è tenuta a Bologna una manifestazione organizzata dalla Lega Nord, e venuta a sapere che  nella città emiliana era presente  Antonino Sciotto,  uno dei rappresentanti d’Istituto nell’anno 2014/2015, ho pensato che porgli delle domande su come abbia passato la giornata, sarebbe stato il modo più diretto e più vicino a noi, senza riportare informazioni che già sono state propinate dai media.


1) Cosa ti ha spinto ad andare in giro per le strade di Bologna l’8 novembre?

A Bologna era da praticamente più di un mese che si parlava solamente della manifestazione, su Facebook fioccavano eventi (idioti e non), il tutto condito dalle provocazioni di Matteo Salvini, l'atmosfera quindi era palpabile, inoltre giravano voci di riguardo la massiccia presenza di esponenti di Estrema Destra e forze dell'ordine che avrebbero avuto scontri violenti con i manifestanti di Sinistra. La mattina di Domenica 8 Novembre sarei potuto rimanere benissimo a casa dopo aver fatto tardi il sabato sera, ma volevo capire come effettivamente funzionasse la cosa, il come e il perché della violenza quel giorno, così sono uscito di Casa e sono andato nei vari luoghi cardine della manifestazione. Il perché del mio avventurarsi, a chi mi conosce e sa quanto io sia mingherlino e debole, potrà far ridere: sono uscito perché ho pensato che forse avrei potuto dare una mano a chi ne avrebbe avuto bisogno in caso di disordini, potrà sembrare stupido, ma è il motivo reale

2) Che cosa ti ha particolarmente colpito dell’atmosfera di quella giornata nella città?

 L'atmosfera della giornata era una di quelle atmosfere in cui attendi qualcosa, senza sapere come sarà, senza sapere la portata dell'evento, senza sapere nulla, ma sai che succederà, e la attendi trepidante di curiosità o purtroppo di angoscia

3) Hai assistito a scene che credi che rimarranno impresse nella tua memoria?

Ero salito su una cabina (senza intenti vandalici) per avere una migliore visuale del ponte Stalingrado, dove c'era il corteo chiuso su entrambi i lati dalle forze dell'ordine, ero a due metri circa di altezza, alcuni agenti mi chiedono di scendere in quanto ero in una zona che era stata appena sgomberata dai manifestanti in seguiti a una carica, ma poco prima di poggiare il piede, una massa confusionaria informe arriva verso di me, capii in seguito essere agenti in borghese, in numero che non so quantificare, che picchiavano un ragazzo che non aveva fatto nulla, e allontanavano di forza una sua amica che cercava di fermarli. Questa immagine credo che difficilmente uscirà dalla mia memoria, ma se dovesse succedere so per certo che rimarrà impressa nella memoria del mio cellulare, una foto fatta non per avere qualcosa da mostrare e di cui vantarsi dicendo “Io ero lì” ma perché penso userò a breve per documentare in qualche modo la mia esperienza di quel giorno

4) Hai notato disuguaglianze tra ciò che hai vissuto e ciò riportato dai media?

Sinceramente non ho seguito le notizie dopo, a parte qualcosa di sporadico, sentito per caso, anche perché l'impatto con le varie scene è stato talmente forte che probabilmente sentirle o leggerle mi avrebbe dato un gran fastidio.

5) Come hai vissuto questa manifestazione, una delle più importanti e controverse degli ultimi tempi? Che sensazioni hai provato?

Ho cercato di viverla da uomo normale, guardandola con occhio clinico e non schierandomi da nessuna parte, le sensazioni provate sono varie, e vanno dalla rabbia all'impotenza, è stato veramente molto forte vedere determinate scene, ma penso sia un bene che fossi lì, perché ho aperto gli occhi nei confronti di molte cose

6) Cosa ne pensi del fatto che abbiano scelto proprio bologna, città medaglia d’oro della Resistenza?

Gran furbata di Salvini, indubbiamente. Ha scelto questa città sapendo di averci poco in comune, ha provocato in maniera verbalmente violenta, come del resto è suo costume, e probabilmente ha ottenuto quello che voleva, una reazione violenta che di conseguenza ha spostato la prospettiva “Provocatore – provocato”, ecco perché non riesco a capire la motivazione di usare la violenza quando esistono altri metodi, sapendo che la stessa ti rende inviso agli occhi dell'opinione pubblica, che può potenzialmente anche manipolare le notizie.

7) Che atmosfera percepisci all’indomani dell’8 novembre?

Per l'otto novembre mi aspettavo sinceramente molta più violenza, sebbene non sia stato in altri posti dove ci sono stati disordini, essendo rimasto vicino Ponte Stalingrado, per il post otto Novembre, non sapevo cosa aspettarmi. L'atmosfera a me sembra quella di prima, mentre la mia atmosfera interna è cambiata, molte cose che davo per giuste sono diventate forse meno giuste, è stata una giornata che ha scardinato più di una mia certezza, ma sono contento di essere stato presente al momento e di averla vissuta




Alessandra Cananzi

0 commenti:

Posta un commento