domenica 21 febbraio 2016

“L’AMICO RITROVATO” DI FRED UHLMAN


“Ho esitato un po’ prima di scrivere che ‘avrei dato volentieri la vita per un amico’, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia”.

“L’amico ritrovato” è un romanzo storico (dal quale, nel 1989, fu tratto anche un adattamento cinematografico) scritto da Fred Uhlman e pubblicato nel 1971. Racconta di un’amicizia nata tra i banchi di scuola che ha legato le vite di due adolescenti completamente diversi per estrazione sociale e carattere, ed è ambientato nella Stoccarda degli anni dell’ascesa del Nazismo.
Hans Schwarz è un ragazzo ebreo di sedici anni proveniente da una famiglia borghese, incurante della propria identità ebrea; un giorno del febbraio 1932, nella classe del giovane ebreo giunge un nuovo studente, Konradin von Hohenfels, un ragazzo di nobile famiglia tedesca. Accomunati da due grandi passioni, ovvero la lettura e la collezione di monete greche, fra i due ragazzi nasce una profonda amicizia. Ma il loro legame viene messo a dura prova: la famiglia di Konradin si rivela sostenitrice di ideali nazisti e appoggerà, in seguito, la persecuzione degli ebrei. A questo punto il ragazzo si trova costretto a scegliere tra la famiglia e l’amicizia; così i due compagni si allontanano. Dopo essere rimasto orfano per il suicidio di entrambi i genitori, causato dalle troppe oppressioni anti-semite, Hans trova rifugio presso alcuni parenti in America. Conclusasi la guerra e trascorsi diversi anni, riceve una lettera proveniente dal liceo che aveva frequentato, in cui si richiede un contributo per la costruzione di un monumento che onori gli studenti caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. E’ a quel punto che legge tra i vari nomi quello di Konradin, ovvero colui che inizialmente sembrava averlo rinnegato, scoprendo così che il vecchio amico tedesco, in realtà, era stato giustiziato per essere coinvolto nella congiura contro il Dittatore. Ecco che Hans, tra stupore e commozione, capisce di aver “ritrovato” il suo amico che credeva ormai perduto.
Questo libro è un esempio evidente dell’importanza dell’amicizia durante gli anni dell’adolescenza. Infatti, il legame è tale che si è disposti a dare la propria vita per l’altro e a superare ogni diversità e pregiudizio. Attraverso poche ma significative pagine, l’autore è in grado di presentare una storia reale e allo stesso tempo semplice e commovente grazie alla forte passionalità che egli inserisce nella vicenda, in quanto ispirata ad una reale esperienza personale. Il racconto ci ricorda che un vero amico non lo si perde mai: si è destinati sempre e comunque a ritrovarlo, anche se solo nel nostro cuore.  
Ne consigliamo vivamente la lettura a tutti e, qualora ci fossero domande, vi invitiamo a mandarle alla rubrica “Domande anonime”.
BUONA LETTURA!      

                                                               Ilenia Ocello e Vicky Iaria 

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