sabato 5 gennaio 2019

Recensione de “Il cavaliere d’inverno”



Il cavaliere d’inverno di Paullina Simons a mio parere è uno dei libri più toccanti che siano mai stai scritti. Racconta la storia di Tatiana e Alexander, due giovani ragazzi i cui sguardi si incrociano il giorno in cui Hitler dichiara guerra alla Russia. 
In una Leningrado trafitta dalla guerra la vita dell’ufficiale Alexander e dell’ingenua Tatiana Metanova sarà tutt’altro che semplice e così sarà per il resto dei personaggi e delle persone che hanno vissuto il tragico periodo della Seconda Guerra Mondiale. Questa non è una storia d’amore come le altre, si tratta di una storia d’amore in grado di lasciarti con il fiato sospeso per tutto il libro, in grado di farti sospirare e piangere. 
Sono innumerevoli gli ostacoli che i due protagonisti devono affrontare e sono innumerevoli le volte in cui devono rinnegare il loro amore.
La guerra complica le cose, rende tutto più tragico e difficile. La guerra raccontata dalla Simons è presentata così com’era, senza filtri e senza menzogne. Ci parla della guerra non come lo fanno i libri di scuola, non come viene spiegata dai professori nelle classi, ma com’era realmente: violenta, dura, capace di spazzare via tutto senza avere pietà per nessuno. E poi vogliamo parlare della morte? Ecco un altro argomento trattato con profonda freddezza. Il tema della morte è presente in gran parte del libro, la morte non guarda in faccia nessuno e porta via tutti, bambini, giovani, adulti e anziani. 
Se avete intenzione di leggere questo libro sappiate che sarà come ricevere un pugno nello stomaco e che vi aprirà gli occhi come nessun altro riuscirebbe a fare. Ogni singola parola è una pugnalata, ogni singola parola è in grado di farvi tremare. Non si può rimanere impassibili davanti all’incubo che le persone anni fa vivevano, davanti alla dose di pane che più il tempo passava più veniva dimezzata, pane quasi impossibile da mangiare in quanto misto a segatura. Come si potrebbe rimanere impassibili davanti ai corpi morti nelle strade, accatastati l’uno sull’altro, uccisi dalla fame o dalle bombe che cadevano distruggendo tutto?
È un libro che vi farà crescere, che vi farà riflettere e capire. Un libro che vi farà andare oltre le apparenze e oltre la superficialità, che vi farà capire che c’è di peggio rispetto a ciò che noi viviamo ogni giorno. Un libro che vi farà piangere come dei matti, che vi farà sorridere e sperare. Un libro che forse vi farà anche credere nel destino, un destino che quel giorno ha fatto incontrare un ufficiale con una giovane ragazza, le cui strade, però, si sarebbero incrociate anche senza quell’incontro. Un libro che spiega che l’amore, se vero, trionfa su tutto e supera tutto: ostacoli, distanze, guerre e perfino la morte. 
Il cavaliere d’inverno ha smosso qualcosa dentro di me, ha colmato vuoti, mi ha messo da avanti agli occhi la realtà e mi ha insegnato tante cose, che però sarete voi a scoprire.
La guerra cambiava tutto, la guerra ha costretto una ragazza dall’animo da bambina a diventare una donna prima del dovuto e, state certi, farà cambiare anche voi. Tatiana è diventata l’eroina della mia vita, perché più di tutti gli altri sa cos’è l’altruismo, sa cos’è il dolore, sa cosa vuol dire vedere la morte in faccia, sa cosa vuol dire mettere da parte i sentimenti e sa cosa vuol dire soffrire, ma sa anche come darsi e dare agli altri forza, sa come superare le difficoltà e sa come, nonostante tutto, continuare a vivere.
Il cavaliere di inverno è solo il primo di tre libri, libri che non vi permetteranno di staccare gli occhi dalle pagine fino alla fine, tanta è la loro bellezza, tanto è ciò che lasciano.
Manila Scali, III A

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