Il cavaliere
d’inverno
di Paullina Simons a mio parere è uno dei libri più toccanti che siano mai stai
scritti. Racconta la storia di Tatiana e Alexander, due giovani ragazzi i cui
sguardi si incrociano il giorno in cui Hitler dichiara guerra alla
Russia.
In una Leningrado trafitta dalla guerra
la vita dell’ufficiale Alexander e dell’ingenua Tatiana Metanova sarà
tutt’altro che semplice e così sarà per il resto dei personaggi e delle persone
che hanno vissuto il tragico periodo della Seconda Guerra Mondiale. Questa non
è una storia d’amore come le altre, si tratta di una storia d’amore in grado di
lasciarti con il fiato sospeso per tutto il libro, in grado di farti sospirare
e piangere.
Sono innumerevoli gli ostacoli che i due
protagonisti devono affrontare e sono innumerevoli le volte in cui devono
rinnegare il loro amore.
La guerra complica le cose, rende tutto
più tragico e difficile. La guerra raccontata dalla Simons è presentata così
com’era, senza filtri e senza menzogne. Ci parla della guerra non come lo fanno
i libri di scuola, non come viene spiegata dai professori nelle classi, ma
com’era realmente: violenta, dura, capace di spazzare via tutto senza avere
pietà per nessuno. E poi vogliamo parlare della morte? Ecco un altro argomento
trattato con profonda freddezza. Il tema della morte è presente in gran parte
del libro, la morte non guarda in faccia nessuno e porta via tutti, bambini,
giovani, adulti e anziani.
Se avete intenzione di leggere questo
libro sappiate che sarà come ricevere un pugno nello stomaco e che vi aprirà
gli occhi come nessun altro riuscirebbe a fare. Ogni singola parola è una
pugnalata, ogni singola parola è in grado di farvi tremare. Non si può rimanere
impassibili davanti all’incubo che le persone anni fa vivevano, davanti alla
dose di pane che più il tempo passava più veniva dimezzata, pane quasi
impossibile da mangiare in quanto misto a segatura. Come si potrebbe rimanere
impassibili davanti ai corpi morti nelle strade, accatastati l’uno sull’altro,
uccisi dalla fame o dalle bombe che cadevano distruggendo tutto?

Il cavaliere d’inverno ha smosso qualcosa
dentro di me, ha colmato vuoti, mi ha messo da avanti agli occhi la realtà e mi
ha insegnato tante cose, che però sarete voi a scoprire.
La guerra cambiava tutto, la guerra ha
costretto una ragazza dall’animo da bambina a diventare una donna prima del
dovuto e, state certi, farà cambiare anche voi. Tatiana è diventata l’eroina
della mia vita, perché più di tutti gli altri sa cos’è l’altruismo, sa cos’è il
dolore, sa cosa vuol dire vedere la morte in faccia, sa cosa vuol dire mettere
da parte i sentimenti e sa cosa vuol dire soffrire, ma sa anche come darsi e
dare agli altri forza, sa come superare le difficoltà e sa come, nonostante
tutto, continuare a vivere.
Il cavaliere di
inverno
è solo il primo di tre libri, libri che non vi permetteranno di staccare gli
occhi dalle pagine fino alla fine, tanta è la loro bellezza, tanto è ciò che
lasciano.
Manila Scali, III A
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