giovedì 9 giugno 2016

Elettra, Crisotemi e il coro

Elettra, chiusa nel suo dolore, vive nel ricordo del padre e medita vendetta. Attraverso questo personaggio la tragedia acquisisce una forte carica espressiva nel testo, la cui violenza emotiva lo rende denso di significati, ricco di forza e linguaggio a tinte pesanti. Il dramma di Elettra è rappresentato dalle passioni che ardono in lei, dal dolore, dall’odio, dal disprezzo della madre Clitemnestra. Dramma che trova approdo, nonché smisurato conforto, nella figura del fratello Oreste di ritorno ad Argo. Elettra rappresenta sentimenti contrastanti che oscillano dalla fragilità, alla disperazione, fino alla rabbia e ad una smisurata sete di vendetta. È un personaggio coinvolgente, suscita emozioni ma anche profonde riflessioni. Dolore, rancore, sconforto nell’animo di Elettra, che solo al termine della tragedia potrà ritrovare la consapevolezza della propria dignità, non vincerà l’odio o l’amore, perché il suo odio è figlio d’amore. La tragedia messa in scena a Siracusa ci ha offerto l’opportunità di affrontare questo grande testo della letteratura greca con umiltà, rispetto, fatica ma anche con la curiosità di scoprire la sua profonda introspezione nell’animo umano, senza trovare un imperativo etico, ma un bisogno di coerenza e di dignità.

                                          Ilaria Mandaglio, Federica Malivindi

Crisotemi rappresenta il classico modello di donna greca. Essa infatti sottostà a quelle che sono le regole imposte dalla madre e dal suo compagno Egisto. Un momento di riflessione ce lo dà proprio lei nel confronto con la sorella Elettra, quando mette in discussione l'ostinazione della sorella dicendo che quel tipo di giustizia porta solo alla rovina. Tuttavia Crisotemi, è tutt'altro che la depositaria del buon senso e di una vile condiscendenza verso i potenti. È semplicemente la pudica immagine della misura. Veste gli abiti consoni al suo stato, prende parte alla mensa e alla vita della casa, ma un sottile filo di malinconica sapienza ne fa una nobile figura un po' segreta. Crisotemi vuole seguire la legge del tempo, sa che esiste il tempo della forza e il tempo della debolezza e non vuole forzarne il ritmo naturale, come invece la sorella, ma assecondarlo sommessamente, cogliendo il momento di ogni azione là dove il tempo, opportunamente, glielo suggerisce.


Pasqualina Sibio


Il coro è un elemento fondamentale del teatro dell'antica Grecia. Nella rappresentazione di Elettra che abbiamo visto, il coro eseguendo passi di danza e cantando ci ha fatto immergere completamente in questa vicenda, facendoci conoscere i sentimenti contrastanti di questa ragazza determinata che non rinuncia ai propri propositi di vendetta, mossa dall'odio per Egisto e Clitemnestra. Ciò che il coro voleva trasmettere, a parer mio, era la coscienza interiore di Elettra, il suo ego. Quasi  a voler esternare al pubblico i sentimenti della protagonista come se volessero vederlo partecipe di tutto ciò che Elettra prova, a volte esortando la protagonista altre volte ostacolandola.

Berto Mattia


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