venerdì 29 aprile 2016

Intervista a Carla Albanese

D- Come stai vivendo la tua esperienza di alternanza scuola-lavoro?
R- Sono Carla Albanese e frequento la IV B. La mia esperienza di alternanza scuola-lavoro è iniziata qualche settimana fa, presso l’ospedale universitario “Magna Grecia” di Catanzaro.Il primo giorno abbiamo fatto una visita della struttura e i caposala dei vari reparti ci hanno spiegato cosa avremmo fatto nei giorni a seguire. Ci hanno diviso in gruppi e ogni gruppo , ogni settimana, cambia reparto. Il secondo giorno ho assistito ad una colonscopia e ho preso una prenotazione per una visita per telefono. Quando però ho cominciato ad essere a contatto con pazienti operati da poco, quindi con ferite ancora da rimarginarsi, il mio approccio è stato diverso, non sono riuscita ad assistere alle medicazioni ed ho avuto un calo di pressione.

D- Quali sono le conoscenze pratiche che stai acquisendo?
R- Ho capito che sentirsi male in ospedale è molto rassicurante, un’esperienza da provare!scherzi a parte, ho capito che in situazioni di panico è necessaria la calma,ho capito come si medica una ferita da intervento di maxillo-facciale, so come prendere una prenotazione e come si paga il ticket.Inoltre prima di diagnosticare una malattia, bisogna accertarsi che ci siano tutti i sintomi e che questi non coincidano con quelli di un’altra malattia. Ah, e ora lavo le mani come i chirurghi prima di un intervento.

D- Ci sono state difficoltà nel confrontarti nel mondo del lavoro e in quello dei grandi?
R- Si , inizialmente mi sono sentita troppo piccola e non solo per la mia età, in mezzo ai dottori ed ai pazienti che soffrivano.

D- Per il prossimo anno cosa suggerisci alla scuola per migliorare questo progetto?
R- A seguito delle lamentele di professori e alunni stessi, proporrei di svolgere le varie alternanze scuola-lavoro nelle ore pomeridiane ,ma solo nel caso in cui tutti i professori accettino di non sottoporre gli studenti coinvolti a compiti o valutazioni orali.

D- Il prossimo anno in quale ambito vorresti andare?
R- Il prossimo anno mi piacerebbe l’ambito musicale,dato che suono la chitarra.

D- Cos’hai intenzione di fare  all’università e che lavoro vorresti fare?
R- Questo progetto ti avvicina talmente tanto al settore sul quale hai dei dubbi che, come nel mio caso, potrebbe addirittura smontarteli del tutto.Io ho scelto l’ambito medico,ma era solo per essere sicura che non fosse la mia strada, perché sono molto decisa a frequentare la scuola di Interni & Design a Milano.

Federica Malivindi, Mattia Berto

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