domenica 21 febbraio 2016

La lunga notte del Liceo Classico


Il 30 Gennaio il Liceo Classico ”Vincenzo Gerace” ha aperto le porte a tutta la comunità organizzando un evento svoltosi alla perfezione, grazie alla grandissima collaborazione ed alla sinergia che si è creata tra rappresentanti, professori e studenti.
La lunga notte è cominciata alle 16.30 con il corteo nuziale partito dalla villa comunale di Cittanova: ragazzi e ragazze vestiti con abiti tipici del mondo antico hanno accompagnato il corteo numeroso con canti, fiaccole e strumenti musicali.
Successivamente, l’inizio della lunga notte è stato ufficializzato dall’accensione di una fiaccola nel cortile dell’Istituto.
L’evento è stato caratterizzato da molti spettacoli e varie performances, organizzati dagli studenti insieme ai rispettivi professori: rappresentazioni teatrali, esibizioni musicali, presentazioni di libri, degustazioni di piatti tipici romani, giochi, cineforum e altro ancora hanno arricchito la serata.
Di particolare rilievo sono state le rappresentazioni teatrali che hanno deliziato le centinaia di persone accorse nella scuola: l’ ‘Antigone’ di Sofocle, l’ Amleto’ e ‘Romeo e Giulietta’ di Shakespeare, alcune commedie prese dal teatro romano e infine ma non per importanza una rappresentazione di teatro fisico ispirata alla storia di Catullo e Lesbia, di particolare suggestività.
Tra le presentazioni di libri ci sono state ‘Ti ho vista che ridevi’ di Lou Palanca, un collettivo di quattro autori calabresi e ‘Amore In Endovena’, un libro di poesie , scritto da Elisa  Mesiani, un ex studentessa della scuola, diplomatasi l’anno scorso.
Altri eventi innovativi e suggestivi sono stati ‘Una notte al museo’, in cui dei ragazzi si sono vestiti da opere d’ arte e hanno preso vita , il cineforum,  la sala dei cosmetici e alcune presentazioni power point molto interessanti.
La lunga notte del Liceo Classico ha avuto un grandissimo successo e ha suscitato molto clamore.
La scuola, guidata da rappresentanti e professori, è riuscita a creare qualcosa di nuovo che nessuno aveva  mai visto prima, i ragazzi  con collaborazione e spirito di iniziativa hanno dimostrato che l’ unione fa la forza e la forza porta a cose spettacolari, proprio come questa
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Inoltre, alleghiamo qui di seguito un post scritto dal nostro ex rappresentante d'Istituto Antonino Sciotto su Facebook, che ora si trova a Bologna per frequentare l'università, ma che ancora riesce a trasmettere il suo entusiasmo e amore per questo Liceo e quello che può dare.

"Non ho mai espresso il mio parere su Facebook, anzi, ho sempre detto cazzate, e probabilmente chi legge se ne aspetta una, ma stavolta no. Mi preme parlare della mia Scuola, il glorioso Liceo Classico "Vincenzo Gerace" di Cittanova, leggasi Cittanova, quindi non Roma o Milano, ma il semplice paese di una provincia considerata pessima, e in una regione considerata più che pessima, e i motivi ci sarebbero pure. In questo Liceo che non supera i 300 Studenti e che rischia da tempo immemore l'accorpamento, Sabato scorso è stato organizzato qualcosa di speciale, Sabato i Ragazzi , i Professori, il Personale e la Preside (maiuscole volute) hanno dato vita alla Notte del Liceo Classico, e si sono prodigati ininterrottamente per mostrare ai presenti cosa significa Cultura Classica, e che cos'è il Liceo Classico. Attori principali i ragazzi, che con un'unità che io non avevo mai visto prima, e che probabilmente nessuno a memoria d'uomo ricorda, hanno dimostrato di essere una grande famiglia, sicché, quando mi parlano di generazioni social/selfie/sabato sera/pilielana a me parte un movimento dal basso ventre che arrivando agli organi della comunicazione si traduce in un sonoro "CAZZI". Questi Ragazzi hanno dimostrato chi sono e cosa sono in grado di fare, io non ho nemmeno ancora letto l'articolo della foto, perché a me della rilevanza o del numero di persone non importa nulla, perché anche se Sabato fosse entrata una sola persona, costretta dal freddo, sarebbe stato un SUCCESSO comunque, quindi penso di poter dire#ilgeracenonmuoremai , avanti a gamba tesa Ragazzi!"

Leopoldo Prestileo

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