sabato 5 gennaio 2019

Quello che il latino ancora trasmette e ispira...


"Apertis verbis".
A chiare lettere

Mi ritrovo a chiedermi quante parole siano state scritte fin'ora, quanti miliardi di lettere buttate giù su tastiere di computer, su carta, e prima ancora chissà.
E che continuiamo a scrivere, scrivere e scrivere ancora, ignorando che probabilmente ciò che tanto disperatamente tentiamo di esprimere è già stato detto, chissà quando, chissà da chi.
Eppure non possiamo mettere a tacere questo istinto, impazziremmo a lasciare le parole ribollire dentro di noi. E non mi resta che scrivere su ciò che è stato già scritto, in una lingua antica quasi quanto ciò che tutti tentiamo spasmodicamente di dire.
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"Carpe diem, quam minimum credula postero"
Cogli l'attimo, confidando il meno possibile nel domani.

Potremmo mai accettare, da umani, di vivere esclusivamente per il momento presente?
Saremmo mai in grado di smettere di confidare nel domani, quanto di più incerto possa esistere?
E' davvero umano cogliere l'attimo, abbandonare la speranza in un futuro più roseo?
Non è forse questa a tenerci in piedi, ad asciugarci le lacrime nella tristezza e a portarci fino in cielo nella gioia?

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"Per aspera ad astra"
Attraverso le asperità fino alle stelle

Come quegli eroi greci che, dopo la morte, erano condotti sull'Olimpo solo a patto di aver compiuto immani fatiche impostegli dagli dei, anche noi, mortali e destinati a svanire, dimenticati fra la moltitudine degli uomini, non possiamo che soffrire tentando di arrivare in alto, ad occupare il posto che ci spetta fra i migliori"

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"Frangar, non flectar"
Mi spezzerò, ma non mi piegherò

E' una sfida continua. So che prima o poi sapranno spezzarmi, riusciranno a farmi crollare. Ma non riusciranno a piegarmi a loro piacimento. No, non giungerò a compromessi, con gli altri o con me stessa. Sarò in piedi o sarò in ginocchio: non accetto di essere messa a sedere.

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"Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
 Nescio, sed fieri sentio et excrucior."

"Odio e amo.
Come sia non so dire.
Ma tu mi vedi qui crocifisso
Al mio odio e al mio amore."

Fra l'odio e l'amore vi è una zona franca, vi è un campo di battaglia, un territorio perennemente conteso fra due eserciti che si scontrano: un giorno apparterrà al primo, ed il giorno dopo al secondo. Ed è lì che vagano miliardi di amanti disperati, domandandosi come sia mai possibile amare e odiare insieme, soffrire come in croce a causa di un amore macchiato di odio, o di un odio schizzato d'amore.


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"Ab imo pectore"
Dal profondo del cuore.

Mi chiedono cosa scriva a fare, se poi lascio marcire ciò che ho scritto, se me ne dimentico persino. Mi domandano perchè sprechi tempo, perchè di notte arrivi a farmi bruciare gli occhi per null'altro che questo, per scrivere qualche parola che nessuno mai ricorderà. E adesso rispondo, finalmente, dicendo che scrivo perchè non riesco a parlare davvero, perchè tutti noi abbiamo la lingua intrecciata alla menzogna, ed è solo quando sono sola con le parole che me ne libero, mi spoglio di tutto ciò che non sono e scrivo dalla parte più remota di me, quella che non trova spazio nella mia voce.


Francesca Zucco II A



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